L\’Universo, nella sua manifestazione cosmica, si è realizzato al momento che ha generato una creatura, noi umani, dotata di un cervello in grado di elaborare una smisurata quantità di informazioni che gli permettono di rendersi conto di esistere, capace di osservare tutto ciò che è in essere e allo stesso tempo trovarsi consapevole di esso stesso.
Quando osserviamo un qualsiasi oggetto, ci rendiamo conto che stiamo osservando quell\’oggetto, quindi riusciamo ad osservare noi che osserviamo, stiamo sperimentando, attraverso la Coscienza, che l\’oggetto osservato e noi che lo osserviamo, siamo due entità ben precise.
Possiamo notare che è presente una terza entità, l\’aspetto Altamente Significativo della nostra Coscienza, ovvero noi che ci rendiamo conto di stare osservando quel determinato oggetto, ed ecco che formiamo 3 entità distinte fra loto, vale a dire l\’osservato che è l\’oggetto che stiamo osservando, l\’osservante ovvero noi che osserviamo quell\’oggetto e l\’osservatore noi che diventiamo consapevoli di osservare quel dato oggetto.
Osservato, osservante e osservatore appaiono ben distinti fra di loro, ma in realtà fanno parte tutti e 3 del solito Universo fenomenico, si esprimono nel medesimo Universo e nel medesimo istante e quindi fanno parte del solito processo, formano un\’Unità.
Forse questo concetto ti potrebbe sembrare al quanto contorto e complicato e ti capisco, ma in realtà non lo è, poiché attraverso la sperimentazione diretta che puoi mettere in atto durante la Meditazione Contemplativa, potrai ben renderti conto di questo con molta semplicità, evitando controproducenti speculazioni filosofiche.
Ovvio è che in questo contesto devo cercare di spiegare attraverso le parole ciò che è sperimentabile mediante la pratica personale, faccio questo per stimolarti a intraprendere un atteggiamento yogico, ovvero portare attenzione a ciò che per la maggior parte del tempo ti sfugge, vale a dire sperimentare la relazione che hai con l\’esistere e con i processi che l\’Universo ha messo in atto per farti rendere conto di tutto questo.
La Coscienza che ti permette, appunto, di essere Cosciente di te stesso, è uno dei 4 Attributi dell\’Anima (di cui ho parlato nell\’articolo intitolato \”Il Kriya Yoga e i 4 attributi dell\’Anima\” che puoi leggere cliccando qui) secondo la filosofia Kriya Yoga, e la Coscienza stessa può essere suddivisa in altrettante 4 qualità:
- Super Coscienza Intuitiva, attraverso la quale sperimentiamo e comprendiamo di essere in relazione con il Tutto, senza fare distinzione fra noi e il resto delle cose, dove il microcosmo e il macro cosmo sono indistintamente Uniti.
- Coscienza Ordinaria, con la quale ci relazioniamo abitualmente con il mondo durante la veglia, così come lo percepiamo attraverso l\’apparato sensoriale.
- Coscienza del Sogno, sperimentata durante la fase REM (Rapid eye movement) del sonno, dove sogniamo e durante il quale il cervello rielabora le esperienze vissute nella veglia.
- Coscienza Inconscia, nella quale dimorano le memorie delle esperienze vissute ma delle quali non ne siamo consapevoli e di conseguenza possono influenzarci limitandoci e creando sofferenza durante gli stati di Coscienza Ordinaria e Coscienza del Sogno, ma le pratiche del Kriya Yoga neutralizzano queste influenze subliminali, liberandoci da esse e permettendoci di vivere la vita nella massima realizzazione.
Nel prossimo articolo approfondiremo l\’Attributo numero 2 dell’Anima secondo la visione Kriya Yoga, in modo che tu possa essere sempre più consapevole della tua Vera Natura Spirituale.